Anima ferita
nel vortice
senza tempo
nè spazio.
Di natura,
come impazzita
sciolta in rivoli
avvelenati
che abbevera
uomini inconsapevoli
ma responsabilmente
complici, deragliati
dalla deriva di Gaia.
Tu animae che nutrivi
il nostro essere
e ci permettevi
di vivere il sogno...
ora stai volteggiando altrove
che non si spiega altrimenti
questa continua sofferenza
la presenza dalla notte dei tempi
di esseri malvagi imperanti,
che ci hanno resi schiavi,
abbrutiti, belve indefinite.