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Perché
Perché questo perché quello
perchè sprecare una coreografia cosi immensa per un pianeta dal cuore così piccolo
se le nostre eliche elicoidali non viaggiano più negli spazi infiniti dell'universo
perché la vita
perchè la morte
perché l'assurdo è divenuto così razionale ed il razionale un così assurdo ballerino
perché mandare messaggi nell'etere e costruire navette spaziali se non parliamo neanche più al nostro vicino se non tramite internet
perché le luci artificiali offuscano lo splendore delle stelle lasciando le nostre città sotto un cappa di androni dal buio irrespirabile
perché non sono nato Curdo ebreo donna e con il dono della pelle scura per mettere in risalto agli occhi dei cacciatori di zanne l'avorio e lo scalpo dei miei denti bianchi
perché l'italiano ha un solo confuso perché mentre francese spagnolo tedesco ed inglese c'è l'hanno doppio distinguendo la domanda dalla risposta
perché ogni acuto porta in sé un accento grave
perché l'esplosione di una bomba nucleare prende la forma di un velenoso fungo porcino ed i cinghiali della foresta nera scavano solchi profondi ai piedi di querce secolari
perché mi sono perseguitato fin dal mio primo nascere senza mai trovare l'assassino dei miei sogni in uno specchio opaco oltrepassato solo da quantificate alici di mare per rivelarmi soltanto i danni
perché ho amato il mito la leggenda la favola per essere lasciato a Troia sotto le sembianze di un cavallo di legno
perché il donnicidio ed il genocidio rimano con dio e non con il mini io di sterminio
perché le zucche umane non si trasformano più in carrozze reali portandoti nel castello del principe dove c'è una festa senza fine
perché sono un inganno il naufrago di nessuno un ciclope accecato da un tronco d'ulivo ed una pecora da lana e di formaggi plastificati in caciotte
perché ho un cuore in grafia a disegnare parole su una tela bianca divenuta la tovaglia di una tabula rasa come se non avessi conoscenze a priori
perché l'impavido Lancillotto amò la neutrale Ginevra perdendo la ricerca di un santo Graal riempito ormai solo da lancette di orologi e cioccolatini avidi di soldi
perché dai miei bulbi oculari nascono tulipani e le mie braccia sono le pale fantasma di un mulino in balia del vento senza macina ed un don per mugnaio
perché l'inquilina del piano di sopra quando annaffia i fiori inonda il mio terrazzo
perché a volte l'esistere da non poterlo più chiamare vivere mi crea la nausea di un muro senza precedenti
perché parlo del mio perché senza capire i Tuoi perché
il perché del perché del perché del perché del perché del perché del perché non lo conosco
perché
in un raggio di sole svaniscono tutti i miei dolorosi infantili perché
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l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera
Il perché di un pro-getto elicoidale ritrova-tosi ap-parente-mente in un cerch-io chi-uso...
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7 recensioni:
Anonimo il 17/08/2013 17:42
paradossalmente, se abbiamo tanti perché, credo sia il giusto alibi e stimolo per estrapolare le nostre risposte, che solo dentro noi stessi celiamo... vuoi per esperienze e contesti diversi, tali perché e risposte saranno sempre diversi, pronti a soddisfare quelle piccole lacune gelosamente personali. Letta con interesse.
Anonimo il 17/08/2013 17:40
Io amo immensamente la semplicità che non sfugge ai perché ma straordinariamente riesce a superarli tutti. Tempo fa, Vincenzo, le dedicai una poesia, intitolata "LEI". Te la dedico... Tu, se credi, leggitela. E magari, se vuoi, anche Tu, ultra-riflessivo Charles, o chiunque altro dei presenti da tanti dubbi frastornato...
Anonimo il 17/08/2013 15:49
Splendido poema scritto in stile libero
- Grande Vincenzo! Sapersi interrogare non è dia tutti e saperlo esprimere con vera maestria tanto meno. Complimenti!!
- Mi associo ai commenti già fatti, aggiungendo i miei più vivi complimenti.
- Genio libero genera domande che nascono da risposte, perché la roccia acuminata di scogliera è stata levigata dalla mano del poeta... Polifemo fu accecato dal legno vero e poi morì avvelenato dalle caciotte di plastica che gli procurava la badante, perché non aveva figli ad occuparsi di lui ed il padre-dio ovviamente era morto. Un abbraccio Vincenzo. Nicola
- accento sbagliato perché...
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