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Libertà? Non credo proprio!

Non ero certa di
cosa volessi.
Probabilmente
volevo tutto.
Ma io
ero fuori
da quel tutto,
vivevo là
dove
finisce il sole
e dove
era il fuoco
dell'inferno a
illuminare.

Non eravamo creature della notte.
Bruciavamo nel nostro
passato,
senza lasciare tracce,
con tutti gli anni
buttati via.
E non c'era scampo per nessuno.
Creature maledette
forse
ma con ferite nascoste
e con sguardi
rubati.

Probabilmente
ci mancava tutto.
Probabilmente
non avevamo più nulla
da perdere.

E siamo in tanti,
in troppi
su questa comune strada.
Magari dietro
maschere
e bottiglie
e poesie.
I più dietro la
normalità.
E quelli fanno
più schifo che spavento.

Una vera prostituzione.

Ma dietro i tavoli,
sì,

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 19/08/2013 13:10
    Una poesia denuncia che utilizza pure lo strumento della parola diretta per far giungere il messaggio... lo svolgimento del tema trattato, assai complesso, è stato reso in maniera chiara, inequivocabile, proprio per la scelta di non usare metafore( o comunque in minima parte)e lasciarsi portare dalla fluidità del verseggiare prosastico che tanto amava la compianta Szimborska, grande poetessa polacca premio Nobel per la poesia nel 1996.
    Proprio per questo motivo avrei visto bene l'argomento della illusoria Libertà trattato in narrativa costruendo un racconto-riflessione di una certa corposità. Un saluto.
  • Anonimo il 18/08/2013 14:33
    <Grazie>, Luana, sì, grazie! Perché, vedi, una innamorata da sempre della bellezza in tutto come me, vorrebbe leggere sempre e solo poesie appunto belle, ricche di positività e fascino, innanzitutto spirituale e poi anche, intensamente, umano. Ma occorre -oh, se occorre!- chi invece sia capace anche di farci entrare nella carne e nel sangue il dramma di ciò che è invece brutto, che è male brutto, ed esiste -oh, se esiste!-
    col suo fascino sinistro, difficile da combattere se altro fascino, completamente opposto, fin da quando eri giovanissimo non t'abbia nutrito anima, vita e perciò, saldamente, volontà. Occorre, sì, chi anche il male sappia descrivere con la forza con cui l'hai descritto Tu... Anche se immediato sorge in me l'ardente desiderio che solo straordinaria capacità interpretativa ed espressiva sia questa tua, della tua anima di poetessa, non riflesso spontaneo e profondamente dolente di tristi esperienze realmente vissute.
    Comunque

3 commenti:

  • Caterina Russotti il 18/08/2013 16:19
    Siamo fragili... In questo mondo di m... Una fragilità che qualche volta paghiamo caro prezzo. Bella.
  • augusta il 18/08/2013 15:00
    come sai non sono esperta per dare un giudizio... ma mi piace e da riflettere... ed è vero siamo fragili... e beviamo.. beviamo... e la libertà... sostengo sempre... non c'è... e anche tu attendi la tua vodka... 1 beso
  • Anonimo il 18/08/2013 14:40
    Mi era sfuggito il titolo... Mi ha tranquillizzata.
    Ho controllato l'età e, per la seconda volta, oggi, esulto nel cogliere il profondo coinvolgimento esistenziale di una persona giovane come Te. Grazie. Davvero. Per tutto ciò che mi hai donato. Non è libertà, no, il male. E perciò mai potrà essere gioia vera, ma solo triste autodistruzione.

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