le bamboline lasciate nella tua camerina
ricoperte come se dormissero
mentre io adulto del tuo mondo vero
di favola rimanevo colpito
introducendomi piano quasi svanisse
dalla finestra guardavo verdissime
le foglie del fico fra i palazzi
sotto una rara pioggia di giugno
un raggio di luce da una stanza all'altra
il tuo passaggio nei nostri anni
con la natura in armonia
mio approvvigionamento
camminando fino a incontrarmi canuto
di bellezza il viaggio intrapreso
altro il tempo sarebbe stato
senza i tuoi pensamenti e tutti i verdi
immagina se non ti avessi colto
se di loro non mi fossi accorto
come tanti che per sventura non vedono
né una creatura hanno
immagina se fossi stato un ricco possidente
in cerca di un piacere da niente
se avessi corso per una carriera professionale
facendomi alto in grado in un vuoto castello
per fortuna i tuoi occhi i colori
anche se da più lontano riverberano
difficile sarà addentrarsi nell'oscurità
dove pare si debba andare soli
e le stagioni non contano