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Isteria... poesia non mia

di Gianni Cosentino


Parte prima

- L'Epifania

I. Prologo

Echi di richiamo..
Son prossime le Eleusinie e felice è l'invito de' Cori.
I venti agitan le fronde come tirsi fragorosi di mense primaverili.
Sento ne l'aria l'attesa (e a le mie spalle grava Iacco, il Pungolatore).

* * *
- Non togliete vino a le brocche - dico, premuratevi anzi, pei tabacchi e l'acque. Empite i tini e dal giardino cogliete le verze e abbeverate le mandragole; da l'api, il nettare dolce pel mulso. Mandate le fanciulle al bosco, là dove troveranno l'amanita preziosa.

Han già scelto i porci i sacerdoti? Sceglieremo poscia i teneri agnelli.
Abbiate premure pei tavoli: (che sieno) robusti e forti da sopportar de l'opulenza il gravo. Dite a le donne di bendire il vino per come sanno e di rammentar de' calici: coppe d'ogni carattere e di legni, ceramiche e vetri e di bronzi e di argenti...

Desidererei fosse la notte a narrarvi questa Storia, desidererei fosse la notte a narrarvi questa epifanica Isteria...

II. L'Ierofante

Io sono,
di ciò che ne la mia Mente risiede,
volto al Dio pari a me stesso.
Pe' Iacco de l'eterno viver
coronato d'edere e d'allori, errante pe' le selve compagno di ninfe e di giovini sileni;
pei tuoi gridi,
pe' la tua allegria... quest'epifania.

O Ermete, cavernoso Cillenio; diletto del suonar sacrali Armonie, giungi ne l'intima Notte, quando l'ebro sonno rivelerà noi la lieta prosecuzione del dì sì concluso.

Schiumosa Anadyomene, odorante d'ambròsia, candido Corpo, luce de la mania de la Passione. O Afrodite bacia queste lucenti acque, consacra sublime il rituale.
Adorazione a Te, Demetra; la Terra è il Tuo rigoglio. O Demetra, i nostri Vigneti e i nostri Pani e i nostri Frutti... O Demetra, ragione ch'alta mira, celeste levandosi. A Te il mistero, il secreto culto de gli iniziati; e noi mystae ed epopti poscia, e lassù... Ierofante.

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l'autore Vincenzo Capitanucci ha riportato queste note sull'opera

a mio avviso... una fra le più belle opere pubblicate su poesieracconti...

Sento il profumo vostro...
Ah, che lieta fragranza, questa...
Sento l'odor d'umano viver,
e mi beo di divini sensi G. C.


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4 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 28/08/2013 08:49
    Certo che ce ne vuole di cultura e di tante altre, non comuni virtù per seguirti, Vincenzo... Ma anche le anime semplici del Sito sempre ti ammirano... con crescente stupore!
  • Anonimo il 28/08/2013 08:25
    Indubbiamente un capolavoro! Aggiungere altri dettagli in una recensione sarebbe come rovinare questa lirica, che dovrò rileggere a fondo, per metabolizzarla bene.

4 commenti:

  • Anonimo il 29/08/2013 10:06
    Veramente colpito direi folgorato da uno opera cosi bella nel suo insieme che può definirsi unica per il sito a cui siamo abituati a frequentare senza togliere niente ad altri autori ma questa colpisce per la scioltezza di versi è stato come leggere Dante niente togliendo a questo bravissimo autore che ci lascia a bocca aperta a si grandiosa opera. grazie a te per avercela proposta. salvo
  • Anonimo il 28/08/2013 12:25
    Mi correggo... un'autore, non un'autore...è un refuso, insieme ad altri, che ormai è radicato nella mia tastiera...
  • Anonimo il 28/08/2013 12:23
    Beh, intanto bello il suo gesto, Capitanucci, di far conoscere a noi autori o lettori di PR un'autore davvero fuori dal comune che a quanto pare non pubblica più, al pari di altri grandi poeti o scrittori che hanno fatto parte di questa bella famiglia.
    Direi una poesia che va addirittura pesata, ponderata, studiata, anche se la filosofia dei misteri eleusini e delle relative danze sfrenate ed inneggianti a Cerere, Demetra, Dionisio o Iacco ed altri personaggi della mitologia greca non è alla portata di soli pochi ma può essere tranquillamente rivista anche da noi comuni mortali.
    Quel che sorprende in questo autore è la limpidezza del verseggiare e della facilità con la quale sciorina versi assai belli ed evocativi... sublime la parte che riguarda le donzelle e le donne, a mio parere... ma tutta la poesia è fuori dal comune.
    Il mio parere conta poco, la poesia sta a me come la lingua di Dante sta ad un esquimese, tuttavia posso affermare di essere rimasto folgorato... questo sì. Un saluto a lei ed un bravo a Cosentino.
  • Anonimo il 28/08/2013 08:51
    ... Già, lo avevi detto che la poesia non era tua... Comunque il mio commento lo considero ugualmente appropriato.

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