Come un naufrago ribelle,
sempre in cerca di illusioni,
nascondo le ferite sulla pelle
di antiche sofferenze e delusioni.
Lenta mi risucchia la corrente
verso le macerie di un abisso,
dove il fato giace impenitente
e non accetta falsi compromessi.
E batte eterno il rantolo del mare
sull'orme dei pensieri ricorrenti
che l'onda non riesce a cancellare
lasciando vivi i segni del tormento.
Sfinito da percosse dei marosi,
mentre rapida s'innalza la marea,
riscopro antichi sogni generosi
rimasti sotto l'acqua in apnea!