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Intimità

Come bimbo
aggancio con le labbra
l'esca dolce

del tuo seno.
E tu, con tenerezza
mi accarezzi,

il nostro respiro
diventa coordinato
a un movimento

dolce, forte e lento.
Come tu mi parli
così faccio io,

sussurandoci gemiti
all'orecchio.
Che con passione

mordicchio per capire
e sentirti, penetrandoti
e giocando col mio pendolo

e sorridiamo, a occhi chiusi
in un idillio di goduria
e mi guardi sicura

porti avanti il ritmo
finchè soddisfatta

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • silvia leuzzi il 03/09/2013 22:38
    Quinari, settenari o endecasillabi tutto in un crescendo di spasmi d'amore e all'apice c'è il dolore, una chiusa dolente che lascia ad un pianto sommesso il posto di un palpito d'orgasmo. Bella poesia Raffaè davvero, ciao
  • Rocco Michele LETTINI il 03/09/2013 20:08
    Gioia e dolore in un amore che di passione ha vissuto e poi... solo il buio di un affetto ormai lasciato...
    Pregevole ne la sua sequela...

3 commenti:

  • loretta margherita citarei il 04/09/2013 04:58
    veramente bella raf
  • Caterina Russotti il 03/09/2013 20:48
    Il seno... Dove un uomo ritorna piccino... Piccino.. Remore del suo primo amore( il calore della mamma).. e non lo dimentica no! Bellissima poesia di un atto d'amore vero e passionale...
  • karen tognini il 03/09/2013 20:21
    Sofferta lontananza... amore perduto che ancora fa sospirare...

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