Seduto tra alberi
di limone e bergamotto,
lascio scorrere il tempo.
Immerso in un silenzio irreale,
dove ogni suono giunge ovattato.
Lontano, donne sgualcite
che parlan di figli,
latrato di cani randagi.
È mattina.
La calura è già opprimente.
Di fronte a me il mare,
lo vedo tra ibischi gialli e rossi.
Una leggera foschia
lo rende opaco, appannato.
Come i miei occhi,
dopo una lunga notte insonne,
trascorsa pensando a noi...