username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

La dovuta rinuncia

Tanto speri fieramente
che il sognare sia mestiere,
travestendoti da ardente
fuorilegge o cavaliere,

tanto nostro verbo è vano
anche se affidato al vento,
alla danza della mano
sopra il foglio. Odi il lamento

della gioia che si usura?
"Quanta vita t'ho sottratto,
giovin corpo sopraffatto
da uno spettro di cultura".

Cura solo i sentimenti,
abbandona iniqua prova:
nel tuo dedalo d'intenti
la saggezza non si trova.


Dove spegnerai tua sete
tu, degli altri men capace
a trovare gloria o quiete
nella sillaba fugace,

tu che insegui i fasti eterni
in quest'incubo da sveglio?
Forse che saprai far meglio
di chi studi sui quaderni?

Dall'inchiostro la ragione
nella carne non s'avviva;
è tua sola inibizione
o finzione collettiva?

Cura solo i sentimenti,
abbandona iniqua prova:
nel tuo dedalo d'intenti
già si perse rima nuova.

 

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

11 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Anonimo il 29/09/2013 09:49
    Bellissima introspezione versi magistrali... bravissimo!!
  • Anonimo il 29/09/2013 03:17
    Il sentimento dona la giusta ispirazione affinché l'azione sia degna della fonte e, se ascoltata adeguatamente, non può che rispecchiare l'autentica essenza di chi lo prova. Sottolineo questa emblematica strofa, in cui l'autore ha espresso un concetto che dovrebbe far riflettere il lettore:
    Dall'inchiostro la ragione
    nella carne non s'avviva;
    è tua sola inibizione
    o finzione collettiva?
    Applausi ed inchini per questa tua apprezzatissima pubblicazione. Sinceri complimenti, sensibile collega di poesia.
  • Raffaele Arena il 28/09/2013 23:25
    Poesia ben costruita, nella quale si dichiara quanto sia difficile poter realizzare uno scritto, senza poter vivere dei sentimenti. Effettivamente poter scrivere delle cose è il risultato di vivere delle emozioni. Quindi in questo tuo testo esprimi una venatura di tristezza e di considerazione sulla difficoltà del mestriere di scriver poesie. E di viver di più la vita anzichè passar troppo tempo sui libri. Ho letto oggi una frase che dice "il mondo e la vita nel suo insieme, sono lo scarto di un sacrificio, come i libri sono scarto della vita, e per realizzzare un testo, un libro, è necessario un sacrificio". Finchè una persona scrive, con sincerità, senza sopprimere altre cose importanti alla propria vita, come scrivi tu, ritrovando un assetto, un equilibrio, tra teoria e pratica vissuta, che sia a te conveniente e permetta di appassionarti ogni giorno, penso che il sacrificio di continuare a scrivere possa portarti comunque a creare qualcosa di interessante, e forse di bello. Poesia molto apprezzata, sentita ed espressa secondo una metrica preciza ed azzeccata. Di Ungaretti ce n' è uno, non per questo tutti gli altri posson esser considerati nessuno, almeno anonimi... ma non inutili!
  • Giulia Aurora il 28/09/2013 15:28
    una prova un sentire un andar oltre per capire i propri sentimenti bellissima la chiusa
  • Salvatore Masullo il 28/09/2013 10:29
    Il sentimento è alla base dell'agire umano e delle arti, come la poesia. Lirica di grosso spessore con una rima molto curata, con quartine ABBA e altre ABAB. Bravo, come sempre, per metrica, contenuto e lirismo!
  • Don Pompeo Mongiello il 28/09/2013 10:22
    Le tue quartine mi mancavano per la loro musicalità e bellezza. Ben tornato!
  • Anonimo il 28/09/2013 09:08
    Mi complimento per l'eleganza dei tuoi versi. Credo che contengano un'esortazione ad essere più umili e modesti.
  • Caterina Russotti il 27/09/2013 16:41
    Complimenti, una quartina favolosa.
  • Rocco Michele LETTINI il 27/09/2013 13:42
    Che gioia rileggerti... non tanto per l'introspettivo canto che rileva acuto patema... La quartina di chiusa n'è la sua testimonianza... Sola la poesia ritrova il dolce sentimento...
    ENCOMIABILE NELLA FORMA POETICA...
  • roberto caterina il 27/09/2013 12:30
    Ben tornato Ale con questa tua in rima e dal sapore antico.
  • Anonimo il 27/09/2013 11:15
    Un concetto che dovrebbe far riflettere seriamente. Aggiungo che, senza sentimento, ogni altra cosa diventa sterile e fine a se stessa.
    Veramente apprezzata Ale e ben tornato!

8 commenti:

  • Anonimo il 29/09/2013 15:17
    saper scrivere ed emozionare significa vivere quelle emozioni sempre bravo ale...
  • karen tognini il 29/09/2013 08:31
    Fantastica Alessandro..
    Questa è vera poesia.. quella che leggeresti sui libri di scuola...
  • Mario Bruno (Ciancia) il 28/09/2013 21:09
    Veramente piaciuta questa tua!
    Un saluto di stima.
  • loretta margherita citarei il 28/09/2013 03:55
    poesia splendida, applausi
  • Anonimo il 27/09/2013 17:29
    Ti ho pensato in questi giorni... mi chiedevo dove fossi finito...
    Ben tornato Alessandro! Bellissima poesia, ben rimata e profonda!
  • Molto piaciuta!
  • Chira il 27/09/2013 14:31
    ... l'iniqua prova è lo scrivere?! Certo, cura i sentimenti prima di ogni altra cosa ma non abbandonare nulla di ciò che mi sembra aver capito! La tua cultura non è affatto uno spettro, la saggezza vuole tempo e si che potresti far meglio anche di chi studi sui quaderni. Introspezione troppo severa, in perfetta rima. Bella bella, Alessandro!
    Chira
  • anna rita pincopallo il 27/09/2013 13:34
    ben tornato è splendida bravissimo

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0