Se la poesia non comprendesse il penultimo verso, con G. Gaber direi "Per cui non temo mai/il silenzio tra di noi/fino a che l'ascolterai con me".
Ma poi, invece, l'anima vuota mi ricorda "non si è soli quando un altro ci ha lasciato/ si è soli se qualcuno non è mai venuto" di Vecchioni. E tutto cambia.
Lo sai che contamino un po' tutto...
Il silenzio medicina del corpo e dello spirito dove tutto trova appagamento. Non solitudine forzata, ma meditazione cercata che trova nel silenzio della natura il "sentiero perduto" .
Pochi versi per ritovarsi con se stessi e rappacificarsi col mondo.