Il nostro è un treno argentato
nutrito di futurismi, nato fermo.
Dove ci condurrà? Nessuno
Volle rianimare il motore già morto,
ma tutti lucidano le ruote inaugurate
e giocano alla festa con brindisi e sorrisi.
Ironia tragica, sappiamo già tutto:
il viaggio non ci sarà, le valigie
fiammanti saranno un inutile vezzo
e i binari stanchi rimarranno vuoti
scoloriti attenderanno altre stagioni
batterà sulla ruggine il gelo azzurro
di molti inverni o le foglie fulve
di altrettanti autunni:
nessuna attesa sarà felicemente adempiuta
i binari stessi si sgretoleranno
il treno spirerà invecchiato
nel suo gretto parcheggio
quello di sempre.
solo le promesse giulive e leggere
sopravvivranno qualche decennio:
con l'inganno
tratterranno ancora
nel fodero
le nuove frecce d'argento.