Se come il grato gusto del primo mattino
dai fibra e vivezza al proseguire mio
potrò dirti
tu si che sei!
Se nel giardino più forbito
l'orchidea più attraente ha bisogno
del sussulto tuo per novellare e travolgere
allora tu si che sei!
Se il lemme e smisurato mare,
persino lui, sente un raffinato, elegante fremito
nella tua discesa nell'acquario suo
sarò immancabile,
tu si che sei!
Mi adagio ora,
confidando celermente in un sogno
in cui mi soverchi, riprendi, riabbracci
per sfrusciarmi un solenne
tu si che sei l'amor mio.