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Il Vecchio

il vecchio, piegava
schiena e ginocchia con gli anni del Mondo
sotto le gocce delle nuvole Novembrine e
la zappa senza età
cadevano, da sembrar sassate senza paura
per il fiero capelli d'argento
sul suo Mondo, l'Orto
quelle mani, che il Signore gli aveva dato
per sua Moglie, la Terra
e l'Amore per Lei, facean nascere quasi fossero Figli
carciofi, sedano, piselli, cetrioli, zucche e meloni
rotondi e sodi come quelli, della sua Ginetta
calda e profumata come un pan di forno
prima, che il Tempo gliela togliesse
e cancellasse quelle praterie color rame
spettinate da uno Scirocco malandrino
innamorato anche Lui
di Lei...

 

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6 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Caterina Russotti il 01/11/2013 22:35
    Ma che bella Ignazio, il vecchio e i suoi due amori... La terra e la sua donna. Un'amore vero... Fino alla fine... Stupenda :bravo
  • Anonimo il 01/11/2013 19:37
    L'ho letta più volte Ignazio, mi è piaciuta tanto... è intensa e vera. Tra le tue più belle.
    Complimenti!

6 commenti:

  • ignazio de michele il 02/11/2013 10:27
    Grazie Caterina... ben gentile.
  • Antonio Garganese il 02/11/2013 08:30
    Un vecchio contadino che sa amare: la terra, come la sua compagna di vita, l'una vive con i frutti che regala, l'altra non c'è ma resiste il malinconico ricordo. Bravo davvero.
  • ignazio de michele il 01/11/2013 20:18
    Carla e Paola... onorato di leggervi. grazie
  • Anonimo il 01/11/2013 19:28
    direi che é una bella creatura ignazio... quanta dedizione leggo in questi sensibili e sofferti versi... bella ignazio un bacio
  • ignazio de michele il 01/11/2013 18:33
    Alessandro... le Poesie sono -creature- e come tali vanno accettate così come sono... cmq grazie della presenza e della osservazione.
  • Alessandro il 01/11/2013 18:26
    Apprezzabile e sofferta, forse qualche termine in maiuscolo di troppo.

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