Secoli di arroganza e di ruberie.
Il canto si alza delicato e forte.
Giovani corpi violati.
Un giorno uguale al precedente una fame che pare non placarsi.
Finti mostri che coprono finti alibi.
Vestini della festa che tentano di ingannare giorni feriali dimenticati.
Un opera degna di considerazione e di riflessione.. Piaciuta
Anonimo il 10/11/2013 21:05
Brevi frammenti di distorsioni, di squilibri che l'autore riconosce come alterazioni o fraintendimenti di un vivere che nulla ha a che fare con ciò che il Creatore si sarebbe potuto immaginare.
Facciamo noi la differenza di Luce, se lo desideriamo.
Ciao Magnifico, n