Una melodia dolce
da lontano vibra;
disarmoniche sintonie,
convulsi battiti
la mia mente occupano.
Avanza la notte, cadono le foglie:
la fine è solo l’inizio della fine.
Sotterranee urla
il mondo coltivano:
fermo, piatto è l’universo.
Sfondano l’inconsistenza
le mie onde cerebrali;
tuoni, fiamme, distruzioni:
su un ceppo acceso tutto gira.