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Nel tempo di garza

Nel tempo di garza
Non contavano gl'ansimi
mentre le gocce di pioggia scolorivano i fogli

M'ero ingannato di trattenere un ricordo
ed ora non so più dove siamo finiti
né se altri sguardi, nel tempo più lievi
si siano fermati
fra i fogli umidi

Quanto è incantevole riderne ora
Ora che il passato ha cambiato destinazione
Per altro cammino futuro

E del ragazzo d'allora che disperse l'orma
Fra vetusti ruderi di paura

Fra le follie e i vetri di bottiglia rotti sulla via
fra urla di stupore
fra i baci urlati in questo tempo breve
se ne vanno a sparire

 

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1 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Anonimo il 12/11/2013 16:38
    Quanto è incantevole riderne ora
    Ora che il passato ha cambiato destinazione
    Per altro cammino futuro...
    Frasi veritiere Gulia!
    Bella anche questa. Brava.
  • Caterina Russotti il 12/11/2013 13:01
    Una poesia profonda, dove i ricordi del passato si mescolano con quelli del presente. Quasi a volerne tirare la "somma". Bella.
  • Anonimo il 12/11/2013 08:46
    Cara Giulia,
    è un'interessante metafora il titolo della poesia. La trasparenza si dilata a cogliere cicatrici che non rimarginano ovvero i ricordi che si credevano persi. L'esuberanza si è trasformata nell'incanto di una risata, mentre la risorsa di ritrovarsi era un mezzo oscuro.
    Un'introspezione che ho molto gradito.
    Un mio saluto.

1 commenti:

  • Anonimo il 12/11/2013 08:23
    Tempi di garza in cui le cose d'allora appaiono enormi, ma che la realtà di poi dà loro il giusto peso e valore!

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