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Non mi ascolti, Adalgisa?

Io fui sola, fredda e sentimentale,
come d'abitudine, d'altronde,
tra noi abitanti di logore piazze,
organizzatrici di banchetti nuziali
con frutta candita e sedie merlettate.

Non lo credi, Adalgisa?

Mi guardi con torpore, quasi che la
voce mia, cullandosi in un eterno
cantabile, non raggiungesse mai
l'effetto sperato: di risvegliare il tuo
sonno stanco e opprimente, come si
conviene a una lettrice notturna.

T'ascolto, Adalgisa, cos'hai da dirmi?

Fosti anche tu sola, fredda e sentimentale,
come d'abitudine, forse, tra le scolarette
dei primi ginnasio, che seguono d'istinto
il profumo delle caldarroste autunnali,
oppure l'odore di un gattino a passeggio.

 

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5 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • silvia leuzzi il 15/11/2013 22:03
    Bentornata Maria, molto intrigante, come il tuo solito, questa tua lirica che corre sul filo della prosa, come nella migliore poesia italiana del novecento, Campana docet, no? Sai l'ho dovuta leggere più volte, affascinata dallo scorrere delle parole, che capitolavano le une con le altre, creando da un'immagine una storia, per poi tornare immagine. Lirismo puro in quel " profumo delle caldarroste autunnali, oppure l'odore di un gattino a passeggio " Mi prendi sempre deliziandomi Maria. Un bacio
  • luca il 15/11/2013 18:43
    interessante e originale, mi è piaciuta brava

5 commenti:

  • silvia leuzzi il 16/11/2013 21:05
    Maria cara grazie di avermi illuminato sull'origine di questi tuoi versi. Ahimè pur avendo avuto una zia cantante lirica e una cugina concertista, sono una povera ignorante e mai avrei capito questa assonanza ispiratrice. Sono molto gratificata dal fatto che mi leggi e che sono tra i pochi oltretutto e ti dirò una cosa: non sei l'unica, tra quelli che leggono meno la poesia, a dirmi che le mie riesce perfino a leggerle... beh è qualcosa. Grazie a rileggerci dunque
  • Maria il 15/11/2013 23:18
    @Silvia: ciò che mi ha ispirato, in realtà, è un duetto della "Norma", di Norma e Adalgisa, appunto. Si chiama: Oh, rimembranza! Poesia ne leggo pochissime, perché ho poca stima dei poeti questo Campana, infatti, sebbene lo conosca per fama, per me potrebbe aver scritto qualunque cosa, anche frasi per lapidi; come tanti altri, dopotutto. Considerati fortunata: sei una dei pochi poeti che leggo! Ciao cara Silvia!
    @Luca, Caterina e Loretta: grazie per aver apprezzato!
    @Carlo: secoli di poesia (e spesso brutta poesia!) ci hanno fatto capire che non è la suddivisione metrica o il registro lessicale a generare un componimento poetico, e il buon senso mi suggerisce di non lasciarmi andare a dispute estetiche su cosa caratterizzi o meno questo mezzo espressivo, perché non si raggiungerebbe alcun traguardo. Ciò che fa una buona poesia non è altro che un ipotetico impasto di ottime cose da dire, trasmesse al lettore per vie immaginifiche. Ed è ciò che lo differenzia dalla prosa: come diceva un uomo intelligente del Novecento, che si divertiva anche a fare lo scrittore, tale Moravia Alberto, ciò che conta in un romanzo è quel che si dice, non come lo si dice. In poesia si può dire che valga il contrario: conta come lo si dice, meno quel che si dice. Se avessi dovuto tradurre prosaicamente i versi immaginifici di cui sopra, beh: io per prima non saprei trarne una sinossi di significato compiuto, figuriamoci tradurli in un discorso intelligibile e completo. Forse è la forma apparentemente prosaica ad averla ingannato sul fatto che ci fosse anche un significato prosaico: si può trovare, certo, a patto però di scovarlo dal nulla, e non tra quelle parole. O forse è il fatto che non le sia piaciuta, e su quello non posso opporre obiezioni.
    La ringrazio, Charles: mi ha permesso di pensare, e io per pigrizia lo faccio poco.
  • Anonimo il 15/11/2013 19:29
    Avrei visto meglio un brano in prosa per questo argomento... come poesia lasciano a desiderare la forma, la suddivisione dei versi, la scelta delle parole anche se devo dire che è originale ed interessante il contenuto... ma il mio parere in poesia vale poco, tenga conto di questo. Tuttavia, mi chiedo, perché mai tante poesie su argomenti che narrati in prosa sarebbero ben più efficaci?... un saluto.
  • Caterina Russotti il 15/11/2013 19:24
    Piacevole poesia dal tocco raffinato. Complimenti
  • loretta margherita citarei il 15/11/2013 18:12
    molto apprezzata complimenti

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