Non temo il latrato furioso
del lupo o del cane bastardo
né il sibilo e il moto sinuoso
che impiega il sinistro serpente.
Eppur quando il vespro risuona,
di bianca ed eterea civetta,
del gufo mi turba lo sguardo
che cova un mistero silente.
È quieta la Morte padrona:
osserva dal buio e m'aspetta.