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Dal buio

Non temo il latrato furioso
del lupo o del cane bastardo
né il sibilo e il moto sinuoso
che impiega il sinistro serpente.

Eppur quando il vespro risuona,
di bianca ed eterea civetta,
del gufo mi turba lo sguardo
che cova un mistero silente.

È quieta la Morte padrona:
osserva dal buio e m'aspetta.

 

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7 commenti     9 recensioni    

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9 recensioni:

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  • Anonimo il 07/12/2013 17:56
    Alessandro,
    non prendere esempio dai preromantici, ma continua a scrivere versi che appagano.
  • Anonimo il 07/12/2013 17:31
    Brutto momento il vespro perché c'induce a riflettere. Una riflessione lenta e continua che, se non ci fa accettare la realtà estrema, quanto meno induce a pensarci.
  • Giulia Aurora il 07/12/2013 16:20
    profonda questa immagine che in fondo tanto surreale non è viviamo sempre con la morte accanto
  • francesco contardi il 07/12/2013 13:47
    Poesia molto bella la tua Alessandro, complimenti. Non credo sia pessimismo parlare di morte anche se si è giovani. Bisogna anche sapere cosa ci ha dato la vita: a me x esempio la parola morte è un termine che non mette paura riguardo me stesso! ancora bravo!
  • Anonimo il 07/12/2013 12:30
    Dai dolori ho sempre ricavato, insieme alla ovvia sofferenza, tanti preziosi insegnamenti e, conseguentemente, anche gioie profonde. Perciò chiedo al Dio che profondamente amo di riuscire a dirgli, in quel momento, solo: VIENI! VIENIMi ONCONTRO! FAMMI VIVERE CON TE QUET'ULTIMA PROVA.
  • Vincenzo Bombardieri il 07/12/2013 11:47
    Tutti temiamo il distacco dalla vita terrena, ma è la legge di natura. Cerchiamo di vivere questa fugace apparizione in modo più sereno possibile.
  • ciro giordano il 07/12/2013 11:43
    Quello che non capiamo ci fa paura... L'ineffabile gufo, ma anche per certi aspetti il gatto che cerchiamo a tutti i costi di addomesticare (ma lui è irriducibile...) ci riporta al mistero della vita, soprattutto, per eccellenza, a quello della morte... Condivido con te quest'inquietudine
  • Rocco Michele LETTINI il 07/12/2013 11:22
    Dal titolo una riflessione profonda... Encomiabile sequela...
  • roberto caterina il 07/12/2013 11:04
    Una morte che aspetta e osserva come in un film di Bergman

7 commenti:

  • Grazia Denaro il 07/12/2013 16:17
    La morte è un punto d'arrivo mentre la vita è un passaggio, ogni tanto fa bene pensarci, ma non sempre bisogna far scorrere la vita naturalmente. Una lirica apprezzata per contenuto e forma!
  • Emiliano Francesconi il 07/12/2013 16:15
    La morte che conosce tutti e nessuno gli sfugge, prima o poi arrivera' per collocarsi in nuove dimensioni!!!!!
  • Maria Rosa D. il 07/12/2013 15:47
    Temere la morte è una delle paure ancestrali dell'essere umano ma non bisogna pensarci altrimenti roviniamo anche i pochi giorni di vita che ci sono stati regalati. Comunque scrivi sempre benissimo. Ciao.
  • Chira il 07/12/2013 14:10
    Roberto Caterina ha accennato a un film di Bergman, forse si riferisce al "settimo sigillo" oppure a " il posto delle fragole " ed ancora a " sussurri e grida "( il mio preferito ), nei quali il tema dei tuoi versi è trattato in toto, come un concerto di immagini, parole e poesia. Alessandro, sei così giovane, fatto eccezione per l'ultimo sono films in bianco e nero ma davvero non perderli!! Scusa la digressione: i tuoi versi sono sempre al top.
    Chiara
  • anna rita pincopallo il 07/12/2013 12:47
    la morte un punto fermo della vita molto bella
  • Anonimo il 07/12/2013 12:34
    CHIEDO SCUSA per ben due errori: INCONTRO - QUEST'ULTIMA.
    Ma perché la correzione automatica a volte funziona, a volte no?
    Già, le macchine! Noi invece abbiamo il dovere di essere più attenti, anche per rispetto verso chi legge.
  • Anonimo il 07/12/2013 11:58
    La Morte attende tutti noi, ma per vincere la paura cerchiamo di non pensarci e di vivere sereni,. Bella poesia la tua, ma un po' pessimista

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