I cigli nostri lambiamo,
d'emozione danzante al buio.
Le labbra mie che su di te
sol al volto s'intitolano,
d'aderir bocca vacillano.
Ma quel sospiro forte ci calpesta,
l'eccitato livido ridisegna in noi,
provocazione corporea
sempre tratteggiata.
M'arresto nel secondo,
rievoco nel sospiro
l'epoca trascorsa in noi due.
Uno spazio del mio tempo.
Io semplice apparizione,
tu la piena regia.
Non frugo rivalse,
non perlustro rivincite,
ma non rivenire ingenuo
satellite d'amore.
In quel sospiro ristringo
le mie impressioni,
e dei tanti gesti che potrei creare
ne rimane un sincero saluto.