Scorgo
innocenti nuvole passare al vento
lenzuola di ferro mi tengono distesa
una porta suggerisce libertà
Ascolto
bisbigliare il tuo nome nella stanza
le fiamme hanno divorato l'aria
le ombre riposano nella cenere
Muovo
le palpebre bagnate dal pianto
dalla mia bocca il soffio si dilegua
tra le foglie gelate di solitudine
Deposto
un fiore ai miei piedi scalzi
presenze liquide recano omaggio al mio passato
la pietra rese possibile il sibilo
la terra sottile il suo silenzio
Abbandono
spoglie doloranti lamenti
tra nude braccia scintillanti
e scorgo la scia del mio atterraggio
tagliare il cielo come un sorriso