La notte passa
l'empatia si infrange negli orizzonti celesti
s'illumina il canto della città
si spegne l'acceso ardore dei miei profumi
la tua mano intanto
segna un confine
e il tuo suono ascolterei per ore.
- l'empatia si infrange negli orizzonti celesti -
Ti buca questo verso, ti consente di oltrepassare la porta che ci relega in questo buco angusto e scuro. Poi c'è quell'ossimoro che ti prende per il naso: - s'illumina il canto della città
si spegne l'acceso ardore dei miei profumi - due verbi che si contrappongono rendendo appieno l'idea dei nostri strani tempi convulsi dove il profumo di umanità si spegne nei canti lacerati ed inquinati delle nostre città. Un'ancora di salvataggio è rappresentata da quella mano, umana e calda che " segna un confine " davanti al quale cessa ogni convulsa inumanità.
Ora come è mio solito, abituati, mi cimento in questa specie di decifrazione di concetti poetici...è un vizio mio perdonami! sicuramente dico castronerie e mi scuso in anticipo per le mie elucubrazioni. Molto bella davvero! La condivido su facebook ciao