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Puppet show

Seduto nel suo cappello
col bicchiere attaccato alla mano
la scatola di rame aperta
il mio padrone ed io
e gli altri compagni di cartapesta
allieteremo un passaggio quotidiano

I piccoli si accalcano davanti
con gli occhi accesi di stupore
tra gli adulti qualcuno sorride
altri vanno via
con gli occhi bassi e senza parole

I fili che tendono il mio corpo
sono il prolungamento di un sogno piccolo
uno di quelli che la pioggia può sciogliere
che il sole della speranza tiene in piedi

Ma ora che il preambolo e la storia
come favola che dura pochi istanti
hanno sortito in un epilogo gentile
attendo con la faccia sempre uguale

Un piccolo omaggio a questa arte
una riconoscenza di metallo
poche pretese
perché il mio padrone possa mangiare
o possa dormire al riparo dalle intemperie


Un pregiudizio a volte può uccidere
o negare la rarità di un dono speciale
il bimbo si avvicina ed io son vivo
nella mia scatola stanotte
saprò sognare...

 

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Caterina Russotti il 05/01/2014 18:14
    Metafore di vita, racchiuse in uno spettacolo, dove la speranza non vuol morire e la vita va avanti a piccoli passi... Piccoli sogni racchiusi in altrettanti piccoli gesti quotidiani.
    Stupenda
  • Antonio Garganese il 05/01/2014 09:20
    Poesia elaboratissima, sul filo di una intricata ma presente metafora tra fili e vita, tra burattini e carne. Complessa ma assai bella.

3 commenti:

  • luigi deluca il 07/01/2014 06:05
    fa molto riflettere, da immagini di luce e di oscurità, è, di fatto, una corretta e reale immagine della vita che ci circonda...
  • loretta margherita citarei il 05/01/2014 17:57
    bella la chiusa, piaciutissima
  • Alessandro il 05/01/2014 16:41
    Un pregiudizio a volte può uccidere. Grande verità.

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