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Clessidra

Immagino
un vecchio

con una lanterna
in mano,

che a fatica
si regge in piedi,

su un terreno
impervio,

e che avanza
a tentoni:

lo guardo,
da lontano,
trascinarsi,

come
al di là
di un vetro.


Domani
quel vecchio

potrei essere
io

e...

il vetro
infranto!

 

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3 recensioni:

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  • Alessandro Moschini il 16/01/2014 20:24
    Tempo... non basta mai... Grande Nicola. Un abbraccio.
  • Caterina Russotti il 13/01/2014 17:18
    Nei tuoi versi la consapevolezza che un dì sarai come quel vecchio con la lanterna in mano, poiché la vita è come una clessidra che scandisce il tempo di ognuno di noi... finché quel vetro si romperà e torneremo ad esser polvere sulla terra... Sempre bello il tuo poetar.
  • Vincenzo Capitanucci il 13/01/2014 05:01
    tempo... tempo... tempo...

    bellissima Nicola... questo sdoppiarsi in chiusa... in vecchio... e nel ventro infranto... che potrebbe far pensare... ad una fatal caduta...

13 commenti:

  • Caterina Russotti il 13/01/2014 21:50
    L'anima rimane nell'aria ed in coloro che ci hanno conosciuti se noi saremo stati in grado di trasmetterla.
  • Nicola Lo Conte il 13/01/2014 21:45
    Ciao, Caterina, grazie...
    Torneremo ad essere polvere... dunque a che serve accumulare ricchezze... tuttavia l'anima sopravvive al corpo...
  • Nicola Lo Conte il 13/01/2014 21:40
    Grazie, Loretta, per il tuo graditissimo apprezzamento...
  • Nicola Lo Conte il 13/01/2014 21:38
    Ciao, Mariella, grazie... certo, ci infrangeremo, spero molto poi, l'importante è vivere nel tempo che ci è dato...
  • Nicola Lo Conte il 13/01/2014 21:35
    Cara Vera, sei davvero tanto carina a preoccuparti per me...
    In realtà questa è una poesia scritta da ragazzo e rappresenta un momento, un frammento del fiume di pensieri e sensazioni che provavo. Sono ottimista e positivo, e sono sempre alla ricerca di risposte che mi aprono ad altre mille domande... per questo non conosco la noia. Tutto ciò che accade ha un senso.
  • Nicola Lo Conte il 13/01/2014 17:50
    Cara Karen, certo che ci arriveremo, con calma, alla fine del percorso di questa vita passando dall'esuberanza dell'adolescenza alla fragilità della senescenza... col vantaggio di sentirci sempre e comunque giovani nell'anima.
  • Nicola Lo Conte il 13/01/2014 17:46
    Grazie, Vincenzo, per il tuo intervento. In questa dimensione terrena abbiamo bisogno del tempo per apprendere la nostra lezione di vita... magari il tempo non esiste, chissà... cmq esisteva per quel ragazzo che l'ha scritta!
  • loretta margherita citarei il 13/01/2014 17:09
    apprezzatissima complimenti
  • Anonimo il 13/01/2014 15:21
    ... Volevo solo confortarti un po', ma comunque la poesia è bellissima... FOTOGRAFICA!
  • Anonimo il 13/01/2014 14:27
    Bellissima, mi è piaciuta molto anche la conclusione... immaginarsi vecchio e... cadere come un vetro che si infrange...
  • Anonimo il 13/01/2014 08:12
    Mi sa, Nicola, che oggi ti sei svegliato un po'... vecchio dentro. Tu non mi crederai, ma io mi sento molto più piena di VITA oggi, con tutti i miei acciacchi di vecchia, che quando avevo venti anni e della vita stavo conoscendo più quello che altri mi volevano imporre che non quello che io, poi, mi sono costruita. DENTRO di me, dove la vecchiaia può anche non arrivare. MAI.
  • karen tognini il 13/01/2014 06:48
    Tutti noi... ma la vita ci regala il tempo di arrivarci lentamente...
    e saremo fragili... ma avremo vissuto
  • Vincenzo Capitanucci il 13/01/2014 05:05
    Riunendo i due titoli... direi... Oh servo... dove hai messo le chiavi ( dal francese) dell'Idra..

    buona giornata Nicola...

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