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Il mare amante instancabile

Minuscoli granelli di sabbia
(rocce triturate nei millenni)
tra l'asfalto e la risacca,
morbide ondulazioni biancastre
non hanno riposo,
granelli riuniti dal vento in cumuli
poi disfatti,
la luna moltiplica le ombre
di questi mille rilievi
trasformando la spiaggia
in un mantello grigio
martoriato dal buio di mille cavità,
il sole li asciuga e li arroventa,
il mare
amante instancabile
si insinua nella sabbia
dolcemente
si ritira poi risale,
striscia di spuma musicale,
si fa spazio dentro l'arenile
e si frange
assalto senza tregua
impetuoso a volte
con la forza
accumulata nelle sue reni profonde
con le onde
eccitate e guidate dal vento
si abbatte e violenta il lembo sabbioso,
sinfonia metallica incalzante
fragori accavallati e sullo sfondo
un tambureggiamento cupo potente minaccioso
questo immenso profondo serbatoio
di incontrollabili emozioni
di sensualità
di inconfessabili paure
e desideri
questa liquida riserva
degli istinti primordiali
il ventre morbido avvolgente della terra
delicato o rabbioso
femmina dolce e accogliente
maschio aggressivo e distruttore
è come l'oceano agitato sconosciuto
che ci portiamo dentro
responsabile
della felicità e dello sconforto
dei sentimenti più dolci
e di quelli più ignobili
lo si può sentire
basta sistemarsi
in un angolo silenzioso
ed ascoltare,
laggiù, tenue, ovattato,
lo sciabordìo
delle emozioni che stuzzicano
inesauribili
i bordi della coscienza.

 

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