È avanzato un sorriso nel cielo
proprio sull'orrizzonte
è uno spicchio infuocato di luna
che già domani verrà divorato
dalla notte.
Spiragli quasi nulli
attraversano la stanza
mentre luna e stanchezza
sono inversamente proporzionali
al vuoto che mi afflige.
La nascosta candida
toglierà i vestiti al cosmo.
Giove porta addosso il suo splendore
dopo il calar del sole,
e con Sirio e Orione
appaion descriver l'infinito.
Chissà che accade
mille anni luce di distanza:
vedo le prime vibrazioni
circondarsi di energia.
Legami chimici
dalle mille luci
ancor vedono in bianco e nero.
Ciglia battenti in ogni istante,
tutto si trasforma
nel silenzio
maestoso concerto impercettibile.
La mia pelle può trasformarsi
se non rientro nelle mie vene,
scorgerò le Pleiadi lontane
e potrò contarle ad occhio nudo.
Chissà dove vivo io ora
che mi copro di labile vostra luce
trovando conforto e calore.
Ma lascio andar il mio corpo ai sogni
imbrogliata tra le stelle
in un viaggio che mi chiama
figlia dell'universo...