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La pianta del Dubbio
Ho scelto la strada
della tolleranza
oggi che nel mio giardino
son germogliate le piante
dei Dubbi.
Comprendo l'accettazione,
i monti di sabbia, l'indecisione,
poiché se mai fossi io a distruggerli
essi diverrebbero tempesta
ed io ne sarei travolta.
È arduo lavoro fiutare,
riconoscere il frutto Vero
dalle mascherate:
sono piante blu
con appese strane mele
Viola.
Dovrei addentare l'acerba parte
per farla maturare con me
o sentire il gusto
della Buona Scelta?
Se potessi io vedere
il confine tra giusto e sbagliato,
forse sceglierei...
Davanti a questa mela
che col viola della sua buccia
mi fa quasi pensar alla morte,
il tempo passa senza che io
trovi il coraggio di morder;
ma son i coinquilini dei Dubbi
a mordere me,
nero bruco furbo,
mi graffia le gote.
Oh, che io mai abbia pronunciato
la parola ''furbo'
accanto al bruco nero:
sbocciando dal Dubbio
col suo sbucar
chiaramente delinea
l'impossibile confine.
Spetta a me la decisione
anticipando il tempo
in cui tutto diverrà marcio,
rimarrei senza alternativa
destinata anch'io
a marcire.
Il bruco tende la testolina
sempre contorta verso destra:
sarà lì che morderò.
Quand'è il cervello sempre presente
che esso sia grande, piccolo,
poco importa s'è per Maturar
la conoscenza.
Mangerò la parte acerba
senza curar
dell'acido gusto.
Non m'avvelenare
Viola Mela,
farà la tua buccia
parte della pelle
dell'incerta
Giovinezza.
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2 recensioni:
- " Se potessi io vedere
il confine tra giusto e sbagliato,
forse sceglierei..." appunto, hai fatto una considerazione Verissima!!!!


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