Ecco l'imprevedibile Marzo,
come sempre nel segno dei Pesci, il mio segno,
segno d'acqua, fluido, liquido, mutevole.
Non cercarmi dove fa freddo o dove si stringono bulloni.
Mi trovi negli angoli tiepidi della vita
intento a disporre su un pentagramma
le onde dell'oceano custodite nei miei cassetti.
Oppure sto plasmando le nuvole a formare
castelli e ippogrifi di bambagia e di zucchero filato.
Non rimproverarmi.
Che importa se sono distratto?
se la realtà mi attraversa e lascia poche tracce?
Tu per entrambi sai dove il terreno è sicuro.
Io posso portarti nella bellezza, nella fantasia.
Insieme coloreremo il mondo e le persone.
Ti porterò in volo sugli stagni incantati della luna.
Scenderemo sino alle sorgenti delle emozioni
nelle grotte nascoste in fondo al mare.
Il mio cuore si accuccerà al tuo fianco.
Ti insegnerà la magia dei sogni
e tu gli placherai le angosce.
Non lamentarti.
Che importa se sono un po' ingenuo e insicuro?
Delle mie fragilità farò una poesia.
La scriverò col giglio e con l'acquamarina
e tu sorriderai.
A te la concretezza, a me la leggerezza.
Insieme invece
faremo a gara nel darci felicità.