All'alba della primavera
scarpe di vernice bianca
camminano sui fiori della verginità.
Restano immutati i colori dell'iride
che ammirano
con i sentimenti chiusi
nella cartella della scuola.
Come in sogno mi ricordo ancora.
Le bastonate della vita hanno modellato il corpo
l'anima s'è smarrita nei dolori dell'estate
correndo in ritirata.
Le delusioni bruciano nell'infinito.
Il presente fa l'appello
nel freddo domani
nessuno risponde.
L'alito d'un respiro sussurra
mi dispiace
mi dispiace
c'è chi va e chi resta.
Ti ricordo la casa della mia oscurità.
Tu non resteraì sola
la memoria riconosce il candore
le labbra d'un muto bacio
veglieranno giorno e notte
sull'alba del tramonto.