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Dialogo ecologico

Non so perché l'odioso sacrificio
già non t'uccise né t'accende rabbia:
a smuover tua beltà con l'artificio,
o Terra, è l'uom che al piede sulla sabbia

prepone odiernamente lo stivale
su metallo e cemento. Non è colpa
tua, beninteso, ma di chi è venale
come scorzoso frutto senza polpa.

Un altro schianto, un rogo e ancor più sola
or sei: quante speranze mal riposte
nel figlio tuo che grida a squarciagola
una domanda sorda alle risposte!

Cresciamo e va sprecato questo dono
per cui tanto ti spendi; a volte cedi,
ma più dei sismi, più di qualche tuono
c'illumina il tesoro che possiedi:

son le chiome solari dell'acacia,
l'erba selvaggia, il volo dell'upupa
graziosa e schiva. Nessun più ti bacia,
stanca bellezza ch'entro si fa cupa.

 

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5 recensioni:

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  • Emiliano Francesconi il 04/04/2014 23:30
    Ciao maestro, il tuo magnifico verseggiare mi ricorda sempre più un certo sig Pascoli al quale hai veramente poco da invidiare!!! Un grande saluto ed abbraccio giovane poeta!!!
  • Anonimo il 04/04/2014 18:28
    Una poesia, il cui stile mi ricorda tanto quella risorgimentale. In ogni caso, è scritta molto bene e il contenuto è tutto da condividere.
  • Rocco Michele LETTINI il 04/04/2014 18:16
    Non è colpa Tua, o Terra, ma di chi è venale... HAI DECANTATO IL VERO NE LA MAESTRIA DI CHI POETIZZA CON ELOQUENZA... IL MIO ELOGIO ALESSANDRO...
  • Raffaele Arena il 04/04/2014 18:06
    Bel canto, drammaticamente vero. Forze ed energie ci attraversano. E la manipolazione scentifica e tecnica è un progetto, in cui paradossalmente, ci trova vittime e carnefici, come attoniti attori noi stessi di una sorta di "esperimento scientifico".
  • frivolous b. il 04/04/2014 15:23
    l'adoro... sia per i temi trattati, che condivido, sia perchè è stupenda! Bravo al cubo!

10 commenti:

  • Anonimo il 30/04/2014 14:18
    Stupenda lirica nel suo messaggio profondo ed assai condivisibile. Un DIALOGO ECOLOGICO servirebbe all'uomo per meglio comprendere e meditare sull'intrinseco valore della natura tutta. Apprezzata!
  • Giuseppe ABBAMONTE il 25/04/2014 17:27
    Bellissima. Potrebbe diventare, a ben giusta ragione, l'inno del WWF o di un'altra associazione naturalistica.
    Giuseppe
  • Anonimo il 07/04/2014 05:46
    Molto bello il tema sull'ecologia e sulla violenza che quotidianamente si fa alla nostra terra, trattato con grande maestria in poesia.
  • Alessandro il 05/04/2014 14:06
    Apprezzo la tua critica. Per quanto riguarda la parte del piede sulla sabbia, è ovvio che si tratta di una metafora iperbolica: con questo non intendo dire che dovremmo tornare a vivere come i nostri antenati un po' più pelosi, semplicemente era un invito a non strafare nel nostro assurdo stravolgimento dell'ecosistema. Un conto è ritagliarsi uno spazio vivibile, un altro è compromettere l'ambiente con i nostri smodati capricci. Ti assicuro, infine, che non sono un ambientalista esaltato: lo stesso titolo che ho appioppato all'opera, Dialogo ecologico, vuol fare un po' di ironia sull'autore stesso.
  • Ellebi il 05/04/2014 01:02
    Notevole veramente, soprattutto per il potere evocativo che hanno questi versi. Tuttavia l'uomo.. "che al piede sulla sabbia prepone odiernamente lo stivale su metallo e cemento" .. è lo stesso uomo che ha reso vivibile la Terra per gli uomini, altrimenti la Terra sarebbe.." una selva oscura, .. selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura" , per dirla con l'Alighieri. Ecco dunque che il "Dialogo ecologico" ha necessità di questa premessa. Questa mia riflessione ai margini dei tuoi versi non intaccano minimamente il valore di questa tua davvero ottima composizione. Un saluto.
  • Emiliano Francesconi il 04/04/2014 23:28
    Ciao maestro sempre grande il tuo verseggiar che mi ricorda sempre più un certo sig. Pascoli al quale veramente poco hai da invidiare!!!! Un grande saluto ed un abbraccio giovane poeta!!!
  • ciro giordano il 04/04/2014 21:47
    mette tristezza, soprattutto le ultime due strofe, molto intense
  • Anonimo il 04/04/2014 19:46
    Un perfetto ecologista il cui amore per la Terra condivido.
  • Chira il 04/04/2014 15:12
    ... nessuno più ti bacia... mi hai fatto ricordare quando mi rotolavo fra i prati della mia infanzia e le narici si riempivano del suo odore unico, insieme ai profumi dell'erba e dei fiori... la nostra TERRA! Molto bella e sempre stilisticamente PERFETTA!
    Chiara
  • Anonimo il 04/04/2014 15:01
    Chi sono io mai difronte ad un simile Poeta, oltretutto giovanissimo???

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