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Folletti di ghiaccio

Hai visto
all'improvviso
un abisso inghiottire palazzi
sotto un cielo di fuoco
e un rombo martellante.

Hai avuto paura
e folletti di ghiaccio
ti hanno portato ridendo
verso l'alba
posandoti su una carcassa
di automobile
danzando con le ombre
e con il buio
rincorrendosi a vicenda
fra le strade e i palazzi
e tu
ti credi in salvo ormai
ma la città di metallo sempre viva
t'insegue, ti trova,
ti afferra in un vortice di suoni
informi e disgustosi.

Cosa ne sarà domani
e gli altri giorni
pieni vuoti dolci amari
cosa ne sarà ?

 

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1 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 08/04/2014 13:39
    Una poesia molto vera, se pur nella sua surreale esposizione, specie nella domanda finale sul domani.
    Magnifica poesia!
  • Alessandro il 06/04/2014 22:15
    Visionaria fin dal titolo, curata nei dettagli. Una quartina finale quasi disperata.

1 commenti:

  • karen tognini il 06/04/2014 09:57
    bellissima Sergio... metafore ermetiche e surreali aprono chiavi di lettura diversificate...

    Bravo...

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