Ed ancora Pasqua
ed
ancora Natale
ed
ancora primavere estati autunni ed inverni
sempre
ogni anno
a festeggiare le solite feste e le sempre più usurate stagioni
come
se il tempo
tra giorni e notti
si fosse immobilizzato
o
se ne fosse volato via
lasciandoci
in un ciclo
dove
non sappiamo più
tra nascite e morti infanzie e vecchiaie
trovare
una via d'uscita
verso
un nuovo
sorprendente
risorgere
che non sia sempre un inesorabile ritorno
ad un giorno troppo simile
per sapore
ed
amarezze
a quello di ieri