Guardo la finestra di fronte.
Sono anni che vivo in questo condominio: cemento e tapparelle rosa.
Vedo visi, sento rumori, mi accorgo solo ora dei capelli bianchi del mio vicino.
E non gli ho mai dato il buongiorno, né gli ho mai chiesto se ha bisogno d'aiuto.
Prigioniera del grigio di una vita mi rammarico della solitudine,
e anche il rosa si è spento, come il desiderio di condivisione.
Dipingerò di rosso le persiane, diventerò nemica dei condomini,
ma tu vecchio mi noterai e ti donerò un sorriso, un sorriso vero,
non quello della tivù, sollecitato da falsi applausi.
Colorerò di gioia il cemento che ci divide, e il filo rosso unirà le nostre anime.