E
venne
venne la notte
accompagnata da alcuni attimi luminosi che molti per distrazione scambiarono per essere giorni
si costruirono
case su case
palazzi e giardini
vite su vite
strade
speranze
incroci
carriere
su intrecci di illusioni
ognuno delimitando con pezzi di vetro e fili spinati il proprio angolo frontespizio di giorno ottenuto
per renderlo ancor più luminoso si accesero ceri a ore lampioni minuti e fari secolari pulirono gli specchi ai navigatori del mare
c'è chi dipinse acquarelli di soli su defilate spiagge marine d'azzurro
altri scrissero poemi inneggiando all'amore e all'arte posizionandoli sulla soglia dell'infinito
c'è chi assemblò un pezzo di legno a corde di violino per dargli in una parvenza musicale di note
una cassa armonica alle stelle dell'alba
c'è
anche chi giurò di essere Dio
ma l'essenza rimase notte ed il giorno fu solo apparenza
mentre milioni di pulcini -ritrovati presso una discarica corpi di fanciulli senza più organi interni -vengono condotti su un nastro trasportatore come se fossero dei piccoli robot insignificanti dei pezzi di ricambio energetico verso un fulmineo destino
domani saranno il piatto di veleno servito sulle nostre tavole insieme alle drammatiche notizie propinate con enfasi dal non giorno
incoscienza
oblio animale
ogni tanto devo chiudere la finestra
per arieggiare di discese il mio cuore