ho fame e sete
ma nulla trovo
nella dispensa.
Il pane del ricordo
è ormai ammuffito
e sulla mia terra
persevera la siccità
a compromettere
ogni sperato raccolto.
Secchi steli
si muovono
al vento di tristezza
e pianto,
arroccata nelle segrete
dell'anima
rimane la speranza.
Ti prego:
torna prima che puoi
a sognar con me
sotto la luna,
tra aghi silvestri e marina di rose.
Torna e non lasciarmi mai più!
Non voglio annientarmi nel dolore
sanguinare ancora
tra collages di tensioni
e mosaici di paura.
Amore dolce, amore sacro, torna!