Corrono le dita, come ali di grazia
su queste labbra usurate
oppure usurpate dal tempo
che è passato in un lampo,
che ancora m'appare
un ingannare l'attesa di morire,
con la voglia di godere
ma lasciamo stare.
In questo azzurro, verde e blu
in cui sei protagonista solo tu.
Mi si accartoccia il sangue
il battito s'accelera
la mano corre avanti indietro
come la pazza dell'autostrada
quella che piangeva lacrime amare
perché non l'aveva mai data
E ora ben conservata
non è utile a nessuno.
Questa nei secoli la storia nostra
Se pensiamo al meglio
Siamo schifate.
Se siamo rispettate
Giura pure
Che siamo annoiate,
affaticate
e con una gran voglia
d'essere chi non s'è stata.