Ho messo in carta miliardi di parole,
ho composto milioni di pensieri,
tanti vergini,
senza elaborarli;
probabilmente i migliori,
quelli che sgorgono dal cuore.
Ho raschiato a fondo l'Anima
liberando scorie di amore,
imprigionandole,
poi,
in schematiche poesie
che non sento mie.
Ho rubato flash alla quotidianità,
montando trailers di vita
in istintive composizioni,
a modo mio;
postandoli, poi,
in siti di scrittura.
Ho ricevuto commenti esaltanti,
mai esaltandomi,
critiche sarcastiche,
mai deprimendomi,
proposte interessanti,
remunerative ma condizionanti.
Ho mantenuto "vergine"
il mio pensiero,
rifiutando il compromesso;
sono rimasto Me stesso,
il "poeta" dilettante
che posta per diletto;
in Pr.