Di passi freschi la cadenza,
la movenza spedita,
la cadenza svelta riconobbi;
l'abitino a fiori ricamato
e il portamento fiero
mai mutato.
Le forme, la linea, la figura:
m'inceppai negli occhi d'ametista
e un tremore m'offuscò la vista.
Inatteso un tuffo nel passato.
<Come stai?> balbettai a stento
e l'abbracciai.
<Sperava fosse mamma!>
mormorò impacciata,
ma indugiò lo stesso assai garbata.
Il volto mi si fece fiamma,
perché resse il cuore non saprei:
mi ero illuso ma non era lei!
Come feci ad omettere trent'anni
non so, me lo chiesi spesso
e me lo chiedo ancora anche adesso.