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La casa di una angoscia esistenziale

Il corpo è una casa
ed anche se ne sei il proprietario vivi in uno stato d'affitto con un costante pericolo di sfratto

ha per finestre gli occhi e per porta una bocca
da dove entra cibo e aria e ne escono parole

anche la famiglia la società la chiesa sono una casa
come l'umanità

peccato che la più parte di queste case siano disabitate

°°°°

Non sono mai stato il pupillo di qualche professore
forse perché la mattina non amavo alzarmi dal letto per andare a scuola
ogni interrogazione era per me una sorta di inquisizione

già mi ponevo abbastanza domande da solo a cui non sapevo rispondere

mi ama o non mi ama
ma cosa ci faccio qui
sarà bello domani

l'unica cosa che avevo capito di questa vita era che le o diventano più vere se si tramutano in e

si stavano avvicinando le vacanze di Natale e la mia mente già faceva i preparativi
per evadere da questo collegio che mi pareva una prigione

quando una strana sensazione mi colse

era tempo che non vedevo più il mio portafoglio rosso

quando possiedi soltanto un comodino ed un armadietto capisci subito che l'hai perduto

già una angoscia si stava impossessando di me
quando ricordai di non aver mai avuto un portafoglio

né una casa a cui tornare

 

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2 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Ezio Grieco il 21/07/2014 11:53
    Mi sono immedesimato in questo scampolo della tua vita, raccontato in modo egregio, ed ho pianto. Poi ho sorriso, constatare che lo hai sviscerato senza remore, ha sollevato la mia pena. Ciao Vincè un fortissimo abbraccio.
    cl
  • Don Pompeo Mongiello il 21/07/2014 10:57
    Un mare di dubbi, in cui troverai fra le onde le risposte che ti angosciano. Molto piaciuta!
  • Rocco Michele LETTINI il 21/07/2014 08:23
    Tutto hai decantato con la tua innata rettitudine... Da una profonda verseggio un toccante realtà. IL MIO ELOGIO E LA MIA SERENA SETTIMANA.

2 commenti:

  • loretta margherita citarei il 21/07/2014 19:57
    sei un mito, capitano, applausi
  • denise il 21/07/2014 09:21
    la parte finale mi ha sconcertata un poco.. mi sono sentita in colpa per aver sorriso molto mentre leggevo qualcosa che poi è finito in modo così triste...

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