Quel tuo sospiro
prima d'ogni sguardo
rende il mio respiro
pesante ed in ritardo
in questa corsa nel riguardo
della vita e dell'amore
sento la tua mano stringermi
e mi stringe forte il cuore,
quella dolce pelle bruna
che si impregna di quel sale
che anche se non pensi
ti morde e ti risale
sin nelle viscere
senti il suo dolore
santo fiore alla finestra
di una casa in costruzione.
Eppure il tuo sorriso
non fa che sorprendermi,
illumina il tuo viso
pronto a raccogliermi
dalle tenebre di un giorno
senza pianto o riso alcuno,
quel malessere che sento
resta stretto dentro al cuore
muore il giorno e ti rivede,
ma la notte infuria
e divora quell'anima soluta
che piange in solitudine.
La sabbia ci distoglie
dai pensieri ancor più scuri
lambisce un piede
e poi l'asciuga,
siamo anime che corrono
in un eterno bagnasciuga.
Quel tuo sguardo,
la tua mano,
tutto mi distoglie
dal pensiero che di te
a piangere mi coglie,
sebbene io d'allora
sia sempre più convinto
di un cuore sotto a un tetto
e della tristezza sciolta...
Ciò che ancora non ho detto
il tuo cuore già l'ascolta.