Dai miei sogni mi ridesto
Un altro giorno mi accoglie già pallido
Mi chiedo cosa ha interrotto quel profondo sopore
Dove libera ero di intravedere le cose
Che ad un tratto svaniscono dalla mia mente ridondando come sbiadite illusioni
Guardo la stanza con occhi estranei
Come se non volessero tornare dall'abisso dell'ignoto
Sento una strana inquietudine
Il capo è pesante, qualcosa mi tormenta
Cosa mi fa nutrire un tale senso di distacco?
La mia coscienza, probabilmente...
Mi riconosco in un brandello dell'umanità
Che come me è giunta a lambire le sottili corde della psiche
Che dubita dell'effimera realtà
Che non si riconosce più tra i propri simili
Che crede che il mondo sia stato forgiato come una matrice
Frutto di una cospirazione per fiaccare le anime già indifese
Facili da manipolare e da asservire ad una oligarchia occulta
Ridotti a inconsapevoli tasselli di un progetto globale
Mai sapranno di contribuire al loro ultimo spasimo...
Condannando anche chi consapevole lo è già
Che cos'è un uomo senza più dignità ?
Egli non può permettersi di perseverare nell'ignoranza
Altrimenti non ritroverà più se stesso
Il mondo diverrà una landa di sconfitti impotenti
E il germe si diffonderà tra le future generazioni
Rialzatevi! Solo così ritroverete la grandezza...