Ne la notte
quanno er sonno
nun vo venì
me tormento
e penso a te;
ma che strano
stanotte,
dormo eppur te vedo,
nun devo manco
pensatte,
si là
dinanzi a me,
le tue mani
le mie sfiorano,
le tue labbra
le mie strusciano,
la tua lingua,
bé lassamo perde,
a foco co la mia
è già ita.
In un vortice
senza fine,
volanno volanno
fino a Pietro
arrivamo.
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1 commenti:
Anonimo il 13/08/2014 12:15
Don, pr Pietro intendi il paradiso?... ettecredo, il bacio è la manifestazione più sentimental-erotico-poetica che esista... ganzo, piaciuta... ciaociao