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La Serra

Trascino un ventre
Pingue
Sporgente
Ma ho morsicato
Soltanto
Linee di mezzeria
Tratteggi
Di sbadigli
E di vagabondaggi
Li ho visti
Diventare gialli
Nei viali sporchi
Di una grande città
Era il senso
Del mio proibito
Ed ho avvertito
Il vuoto
Dietro al parapetto
Ed era il letto cavo
Di un fiume
Che allagava
Una veranda
Chiusa a chiave
E velata di condensa
Coi fiori malati
E degeneri
Rami
Che si contorcevano
E si saldavano
Negli amplessi
Più sconci
Fino a generare
Mosche
Dalla schiena
Di porcellana
Il cui morso
Scioglieva
I miei tessuti
E li trasformava
In pece rovente
Scagliata via dal vento
Secco dell'estate
E resa
Un piccolo
Granello di asfalto.

 

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