Siamo la generazione di internet, facebook e whatsapp;
la generazione degli squilli sul telefono, delle faccine gialle e dei baci virtuali.
Siamo la generazione che non guarda in faccia,
che una faccia nemmeno ce l'ha;
la generazione di tette e culi ammassati, uguali e indistinti,
dell'amore fatto per vanto,
dei sentimenti uccisi nel parcheggi,
delle emozioni strozzate nei bagni.
Siamo la generazione dai denti perfetti,
dai sorrisi tirati e dalle amicizie di convenienza.
Siamo la generazione della bellezza,
la generazione della taglia 38,
la generazione che ha soldi e fame.
Siamo la generazione della globalizzazione e delle informazioni.
La generazione che non ha nulla da dire.
Siamo la generazione dei cocktail e delle feste che iniziano alle tre del mattino.
Siamo la generazione dei nuovi eroi, la generazione delle vite spezzate.
Siamo la generazione stanca e sfiduciata,
che ha paura del futuro e non fa nulla per cambiarlo.
Siamo la generazione che scrive sulla pelle,
che se la buca per dare un senso alle giornate,
la generazione che più ha e più vuole.