Intingo la penna nell'alfabeto
per scriver che son redento e
quanto manchi
nei miei pensieri che il vento prova a rubare
come lenzuola vecchie di cent'anni
attingo dai ricordi, la tua traccia profumata
infinita
fra le pieghe di una fotografia
bagnata
di gocce ingiallite aspettando
un cenno, un sorriso, una telefonata e, forse
un bacio