Le mie mani
non sono diga
eppure le immergo
come se fossero tavole
che deviar possono
il corso del grande fiume.
L'acqua passa tra le mie dita
sovrasta i miei innocui palmi
mi urla il suo linguaggio ignoto.
Che vita sarebbe quella di lasciarsi scorrere
addosso un fiume, restando adagiati nel suo letto?
Perciò combatto conflitti dall'improbabile esito
vivo sogni che nessun altro sogna
ma nemmeno tento l'irrequieto sonno
sotto milioni di metri cubi d'acqua!
E dal momento che il tuo respiro è parte del mio
e che i tuoi occhi assomigliano ai miei
e che il mio cuore è legato per sempre al tuo
ti dico incondizionatamente: "ti amo!"
E sai perché? Perché sei mio figlio!