Tracciò un solco arando i suoi campi così profondo nella terra da suscitare il risveglio di una vestigia d'alba
girandosi in un letto di lenzuola sfatte da incubi e non più da voci sognanti incominciò a vestirsi in modo brusco provocando lutti e tsunami
nella luce scompaiono le distanze
Tutto era in Lui come onde di un immenso porto
dalla teiera di nonna Pia appoggiata sulla mensola dell'ieri agli orecchini di diamante splendenti nell'oggi appariscente di sua moglie
dall'edicola che verrà costruita domani in piazza del duomo ai baffi sensibili di un gatto a caccia di notizie vibranti nell'aria alla paura sorcina di un topo intrappolato in un tombino del mondo senza gruviera
Quel tutto l'avrebbe regalato al primo passante che gli avrebbe sorriso
perché
il buio esiste soltanto negli occhi di chi guarda
e non sorride al canto