" Non vivere di lamento "
dice Giuseppe,
e neppure di pianto,
dico io,
ma mangiando del tempo
solo effimero momento.
Certo mi pento
di non aver osato tanto,
sempre per quel leggero godimento
le mie illusioni ho franto.
Gli occhi cisposi del vecchio
mi si appiccicano addosso
e di questo mio tempo,
e del godere ridosso all'osso,
ho riempito di lacrime un secchio!
Ci resta il buon vecchio lamento,
non pudico pallore ma
maleodorante sudore
di ormoni andati,
forse mai nati
certo non resuscitati.