username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Caro gilberto govi

Una timida eppur maestosa lanterna
soffiandomi va nel cono più profondo
della mia anima soavemente pervasa,
della luce immortale
della Genova che culla di latte
fu e sarà di marinai e naviganti
delle iridi folgorate
che di timore e anelito a nuovi mondi
madide e fiere si scoprono.
Ricordare non so,
che inviolabile colore possedesse,
il giorno profumato di salsedine,
in cui fui respiro da madre commedia,
e padre dialetto.
Spettacoli che mi scelsero figlio,
e ch'io designai per padri,
accanto a cometa d'amore,
che carezzevole e discreta piovve,
nel mio cuore di orgoglioso recitante;
Rina, immortale amor mio,
che nel tuo essermi a fianco,
ridere con me, baciarmi,
a me donar sapesti
il fruscio del vero Dio,
ogni teatral creatura ritroveremo piena,
nella luna incastonata complice,
dell'urano della nostra Zena.
Guardali, appagati giacciono
in gioiosa attesa,
"Gildo Peragallo ingegnere"
"Pignasecca e Pignaverde"
"I manezzi pe majà na figgia"
asteroidi luminescenti di copioni,
che scorger ci fecero grandezza,
nel nostro volerci sempre
piccoli in umiltà.
E ora,
in quel piccolo sacello giaccio sereno,
del cimitero di Staglieno,
il mio ricordo spero brilli dentro i vostri visi,
spiriti indomiti che a nulla mai si sono arresi,
amatissimi concittadini genovesi.

 

1
2 commenti     1 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

1 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Verbena il 30/11/2014 17:39
    Versi dolcissimi per un uomo meraviglioso, di grande talento e pieno di purezza ironica, capace di attrarre il cuore degli ascoltatori. Lo ricordo, eccome se lo ricordo. Lo rimpiango perché oggi non esiste un attore così dolce, coinvolgente, sottile, allegro e profondo ad un tempo. Complimenti e grazie per questo bel ricordo.

2 commenti:

  • cristiano comelli il 01/12/2014 16:56
    Grazie a voi, non sono ovviamente della generazione di Govi ma ho imparato ad apprezzarlo. I miei hanno amici genovesi e io ho sempre adorato Genova per la sua poliedricità culturale e artistica riflesso di una città abituata a viaggiare fisicamente e con il cuore. Di questo viaggio Govi è una tappa dorata che non si può dimenticare. Grazie ancora.
  • loretta margherita citarei il 01/12/2014 16:17
    l'eccelso govi, padre del teatro genovese, doveroso omaggio bravo

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0