Piano piano,
uno dopo l'altro
i bianchi tasti
danno il loro tono,
sembra a caso,
ma di quanto in quanto
anco dei neri,
s'abbassano e alzano,
ed insieme formano,
grazie a due mani sublimi
'na sinfonia divina.
Il bianco e il nero del pianoforte, la regolarità della vita che rischia di trasformarsi in banalità se qualche nero diesis o bemolle non interviene di tanto in tanto ad accenderla di inconsuetudine e a profumarla di novità. Bravo don Pompeo, bella proposta.