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Castelli di carte

Sudare sopra un foglio
invero non fa uomo
chi annega nel cordoglio,
e il foglio si fa tomo

di pianti scialbi e vili.
Per te, mia vita inquieta,
vorrei troncare i fili
a guisa d'un pianeta

che rotea con coraggio
lontano dal suo asse.
Quanto attesi che un raggio
vibrante spalancasse

l'ora del mio segreto,
quella scintilla in più!
Un gesto che concreto
non è, forse mai fu.

E in questo giorno infausto,
vivendoti, dispero
come un monarca esausto
al crollo del suo impero.

 

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5 commenti     9 recensioni    

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9 recensioni:

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  • Anonimo il 19/02/2015 19:09
    Una tristezza che fa male, descritta con versi sofferenti! Le illusioni aprono gli occhi, specialmente dopo esserci crollate addosso come CASTELLI DI CARTE, ma, del resto, riempiono pure un tassello del misterioso mosaico dell'umana esistenza.
  • frivolous b. il 05/02/2015 14:03
    molto neoclassica ma anche con un respiro "cavalleresco" che mi è piaciuto tanto, e poi tanto tanto di te, o perlomeno della tua personalità stilistica... bravo!
  • Vincenzo Capitanucci il 03/02/2015 10:13
    una scintilla in più .. e scoprirò l'oro del mio segreto.. mentre mon arca.. in Faust... attraversa il crollo del suo impero.. letta tra le righe.. a modo mio.. ma è meravigliosa.. Alessandro.. come le rime.. in-quieta pianeta.. asse spalan-casse..
  • Don Pompeo Mongiello il 07/12/2014 12:05
    Molto apprezzata e piaciuta questa tua veramente straordinaria.
  • Emiliano Francesconi il 05/12/2014 08:49
    Bellissima Alessa', la metrica mi ricorda le poesie che Tiziano Sclavi scriveva ed ogni tanto inseriva nel suo fumetto Dylan Dog!!!!!!
  • silvia leuzzi il 04/12/2014 22:39
    Esercizi di rima, ci provo anche io ultimamente.
    Curioso come quel castello sembra costruito dalle parole incastrate in quel ritmo ABAB. Bentornato Ale
  • Verbena il 04/12/2014 21:34
    Bei versi settenari che fluiscono sciolti nei contenuti intimi. Molto piaciuta. Complimenti..
  • Giuseppe Falbo il 04/12/2014 16:45
    Tremendamente bella, un uso delle rime che fa innamorare della lingua italiana!!!
  • Rocco Michele LETTINI il 04/12/2014 16:44
    IL poetar eccelso che mancava... Dalla metafora "castello di carta"... un decanto che esprime in acuti versi il crollo di un'illusione... perché debole... perché misera... IL MIO ENCOMIO E LA MIA FELICE SERATA

5 commenti:

  • augusto villa il 05/01/2015 14:41
    Bella e molto musicale!!!
    Bravo!
  • Gianni Spadavecchia il 09/12/2014 06:18
    Molto ritmata per via delle rime alternate presenti.
    Mi piace anche il contenuto, i miei complimenti.
  • frivolous b. il 06/12/2014 13:27
    simpatica come una filastrocca, ma per niente sciocca (rima involontaria!)... bravo!
  • Chira il 04/12/2014 19:38
    Mancava l'eleganza e la musicalità dei tuoi versi. Bella bella, Alessandro!
    Chiara
  • loretta margherita citarei il 04/12/2014 18:56
    ben tornato, ottima poesia

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